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L’amministrazione è solo un costo fisso?…anche no!

Si possono ottenere tante informazioni riguardanti lo stato economico, finanziario e patrimoniale dell’impresa attraverso l’analisi di bilancio.

Questo però non è sufficiente a monitorare correttamente l’andamento aziendale. Infatti, la sola lettura del bilancio d’esercizio non ci permette di comprendere:

  • l’andamento economico e finanziario di una linea di produzione o di un singolo prodotto;
  • la suddivisione della tipologia di costi quali: i costi fissi, i costi delle materie prime, i costi di distribuzione, ecc.
  • la scomposizione della redditività per margini, per comprendere il peso delle diverse gestioni (caratteristica, straordinaria, incidenza struttura dei costi fissi, ecc.).

Con la Contabilità Industriale possiamo monitorare costi e ricavi, fornire dati utili e aiutare la direzione nella determinazione degli obiettivi da raggiungere, oltre alla determinazione del budget.

Con il Controllo di Gestione possiamo effettuare analisi sugli scostamenti da quanto previsto, effettuare simulazioni a finire e aiutare l’impostazione delle azioni di miglioramento.

Il Piano dei Conti di contabilità generale (che serve al commercialista per il bilancio di esercizio) può essere progettato e adattato per soddisfare simultaneamente anche altre esigenze, come ad esempio alimentare correttamente la Contabilità Analitica che genera utili informazioni destinate al management e/o all’imprenditore.

Quali informazioni posso individuare nelle diverse “sezioni” del bilancio d’esercizio?

  • Situazione Patrimoniale: la prima rappresenta la fotografia del patrimonio dell’azienda a una certa data. Per Patrimonio si intende l’insieme di beni mobili ed immobili che possono essere tradotti in valore monetario, e contiene elementi che indicano la storia dell’impresa, le immobilizzazioni, il capitale proprio, debiti e crediti;
  • Conto Economico: la seconda invece è la “sceneggiatura” del film, che rappresenta tutti gli accadimenti caratterizzanti la vita dell’impresa in un periodo, sotto forma di valori economici, sia come ricavo che come costo. Contiene elementi che possono diventare oggetto di politiche di bilancio(per esempio: il magazzino, la svalutazione dei crediti, la capitalizzazione dei costi, le imposte ecc.);
  • Rendiconto finanziario (situazione finanziaria): riassume la capacità di finanziamento e le logiche di incassi e pagamenti che rappresentano la capacità di un’impresa di generare flussi di cassa positivi, ossia l’elemento più oggettivo e rilevante nella valutazione della generazione del valore. Il Rendiconto Finanziario è obbligatorio dal 2016 per le imprese di grandi dimensioni. E le PMI o le micro imprese? Non sono obbligate a predisporlo, soprattutto se non hanno scelto la forma di SRL, ma in ogni caso le banche lo determinano ugualmente (visto che si tratta di una rielaborazione della Situazione Patrimoniale e del Conto Economico).

 

Il valore dell’integrazione

È quindi necessario organizzare e coordinare tutte le forze presenti in azienda: verificare la divisione del lavoro che determina la specializzazione e il coordinamento di tutte le attività a livello Macro e Micro, le interazioni tra i vari settori aziendali (produzione, commerciale, amministrativo, flusso delle informazioni e delle attività all’interno dei singoli settori), definendo come si relazionano tra di loro. Il tutto per essere certi di avere tutte le informazioni che ci servono: solo quelle e con il minor sforzo possibile.

Le economie di specializzazione, inoltre, consentono di ottenere economie di scopo e di apprendimento, con il medesimo ambito di informazione, di situazione, di risorse, per ottenere diverse tipologie di output e giungere a obiettivi differenti.

Ma cosa si intende per gestione amministrativa in ambito commerciale e contabile e quali sono le attività che la caratterizzano?

  • Prima nota contabile, controllo delle registrazioni fino alla chiusura del bilancio;
  • Verifica dell’applicazione delle norme fiscali;
  • Gestione degli scadenzari, della tesoreria e dei rapporti operativi con le banche;
  • Redazione di tutti i report necessari al controllo di gestione (gestione commesse, situazioni per le banche, bilanci infra annuali, recupero crediti);
  • Supporto per altri adempimenti: sicurezza sul lavoro per gli uffici, formazione obbligatoria e non, privacy;
  • Relazioni e supporto al commercialista e al consulente del lavoro esterno;
  • Supporto per il rating bancario e rating di legalità.

 

Quale KPI?

Ma qual è l’indicatore principe per l’imprenditore e per le banche? E che cosa significa la prospettiva della continuazione dell’attività? Certamente il flusso di cassa positivo indica la continuità aziendale, senza la quale non c’è la possibilità di generare valore e quindi di restituzione di finanziamenti.

Gli indicatori più importanti sono quelli che rappresentano la garanzia di continuità aziendale e quindi, di conseguenza, la capacità dell’impresa di produrre reddito e (soprattutto) flussi di cassa nel tempo.

Cercare gli indizi negativi che possono mettere a rischio questa continuità è fondamentale per l’imprenditore.

Il flusso di cassa, o anche detto cash flow, è una delle grandezze finanziarie più importanti per l’impresa, l’ammontare delle risorse finanziarie nette prodotte dall’impresa in un anno. Ecco perché alle banche interessa molto quanta cassa si riesce a generare piuttosto che quanto sia cresciuto il fatturato.

Oltre oceano si usa dire: il Fatturato è pura vanità, l’Utile d’esercizio è ragionevolezza, la Cassa è realtà.

Da molti anni mi sento chiedere dagli imprenditori: “ma a cosa serve la contabilità? Serve solo allo Stato per controllare,  farci pagare le tasse ed è un costo!

È vero. Serve soprattutto a comunicare agli altri il nostro stato di salute, ma serve anche a recepire altre informazioni che permettono di governare le nostre aziende in maniera consapevole e prendere decisioni basate su dati di fatto. Soprattutto se abbiamo la contabilità analitica e/o industriale collegata alla contabilità civilistica e fiscale: così, nel momento in cui registriamo i fatti amministrativi obbligatori, possiamo sfruttare la medesima registrazione per avere tante altre fondamentali informazioni.

Daniela Di Martino
Daniela Di Martino

info@ims.vr.it

La mia esperienza professionale nel corso degli anni è stata per lo più rivolta a grosse aziende del settore delle Costruzioni con funzioni da dirigente con la responsabilità dell’area AFC (Amministrazione Finanza Controllo) fino ad essere nominata responsabile della gestione finanziaria di un grosso gruppo imprenditoriale e delle sue 48 società controllate operanti in tre regioni ed con la responsabilità di 12 collaboratori in staff.