Frankenstein e il Team Building
L’esperimento
Una sera di inizio autunno è l’ideale per un esperimento aziendale per la costruzione di un buon gruppo di lavoro.
Prendi una vivace PMI italiana, invita le persone in modo da creare un gruppo il più eterogeneo possibile (tecnici, responsabili di funzione, amministratori ma anche collaboratori esterni). Riuniscili in una confortevole sala riunioni aziendale, magari quella usata per accogliere i clienti.
Trovare un pretesto, anche per un incontro in coda alla giornata di lavoro, non è impossibile.
Un suggerimento: quest’anno ci ha lasciato Gene Wilder indimenticabile protagonista e co-sceneggiatore del capolavoro “Frankenstein Junior“,
ma ricorre anche il duecentesimo anniversario del concepimento del mito di Frankenstein. Come rimanere indifferenti nei confronti di queste due importanti circostanze?
E allora si organizza una cena frugale, da condividere mentre il proiettore diffonde la sua luce fioca azzurrognola sulle immagini esilaranti del mitico film.
Cosa se ne ricava? Almeno tre cose:
- che un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile. Nel film infatti il più improbabile e grottesco gruppo di lavoro vince una sfida impossibile: rianima una creatura!
- la consapevolezza che ogni componente di un gruppo di lavoro non è perfetto. Far coincidere il profilo di ruolo ideale per il progetto con le persone disponibili non è facile. Così come la “creatura” del film è costruita attraverso l’assemblaggio di diverse parti (il progetto iniziale prevedeva un corpo gigantesco con un cervello da scienziato e santo), costruire la professionalità adatta significa costruire una professionalità specifica e che comprende tante e tali caratteristiche e competenze che ricordano le difficoltà affrontate dai protagonisti del film. Occorre quindi tolleranza nel periodo di formazione finalizzato all’acquisizione delle competenze carenti nel gruppo, mentre si tende tutti all’obiettivo di progetto.
- una serata divertente, dove il gruppo di lavoro ha la possibilità di conoscersi meglio in una ambito diverso dagli schemi della quotidianità lavorativa.
Appunti
Ecco di seguito alcuni appunti (fonte wikipedia) destinati a chi vuole organizzare questa esperienza con il suo gruppo di lavoro e per dare all’evento una “parvenza” di preparazione.
Gene Wilder
Gene Wilder, pseudonimo di Jerome Silberman (Milwaukee, 11 giugno 1933 – Stamford, 29 agosto 2016), è stato un attore, sceneggiatore, regista e scrittore statunitense.
Genesi del mito
Nel maggio 1816 Mary e Percy Shelley si diressero a Ginevra. Avevano pianificato di trascorrere l’estate con il poeta Lord Byron. Il gruppo raggiunse Ginevra il 14 maggio 1816, prendendo in affitto una casa nei pressi della villa in cui Byron risiedeva, Villa Diodati. Il gruppo di villeggianti trascorrevano le giornate scrivendo, andando in barca e parlando fino a notte fonda. “Ma fu un’estate piovosa e poco clemente”, ricorda Mary nel 1831. “la pioggia incessante ci costrinse spesso in casa per giornate intere.” In queste giornate vari furono gli argomenti affrontati dalla compagnia: gli esperimenti condotti nel XVIII secolo da Erasmus Darwin, il quale affermò di esser riuscito a rianimare la materia morta, il galvanismo e la possibilità di ricomporre e ridare vita alle parti di un essere vivente.
Le radici del mito
L’anno senza estate fu il 1816, anno durante il quale gravi anomalie al clima estivo distrussero i raccolti nell’Europa. L’estate fu caratterizzata da temporali di inaudita violenza che duravano intere giornate. Le aberrazioni climatiche furono causate dall’eruzione vulcanica del Tambora, nell’isola di Sumbawa dell’attuale Indonesia avvenuta dal 5 al 15 aprile 1815, eruzione che immise grandi quantità di cenere vulcanica negli strati superiori dell’atmosfera.
Il film del 1931: note
Frankenstein è un film horror fantascientifico del 1931 diretto da James Whale. Di genere drammatico e horror, è tratto dall’omonimo romanzo di Mary Shelley e dal suo adattamento teatrale del 1927 Frankenstein. Da questa versione cinematografica l’immagine della creatura entrò nell’immaginario collettivo e tutte le versioni successive del mostro si rifecero a questa.
Frankenstein Junior, il capolavoro assoluto
Frankenstein Junior (Young Frankenstein) è un film del 1974 diretto da Mel Brooks. E’ il quarto film di Brooks, a partire da un’idea di Gene Wilder, che è anche autore della sceneggiatura insieme al regista. Campione d’incassi nel 1975, la pellicola si rifà in senso parodistico al film Frankenstein di James Whale del 1931. Il film è interamente girato in bianco e nero.
Sintesi trama del romanzo originale
Nel XVIII secolo il dottor Victor Frankenstein, di Ginevra vive un’infanzia felice, con i suoi amorevoli genitorie trascorre il tempo studiando con impegno. L’esistenza di Frankenstein viene sconvolta dalla morte della madre. Caduto in un trauma psicologico, Frankenstein studia coltivando segretamente un sogno impossibile per chiunque: la creazione di un essere umano più intelligente, dotato di salute perfetta e lunga vita. Si reca all’università di Ingolstadt in Germania, per elevarsi culturalmente. Assimilate conoscenze mediche insperate, il giovane Frankenstein si reca nottetempo nei cimiteri, dove apre le tombe e studia la decomposizione e il percorso degenerativo dei cadaveri, acquisendo così la conoscenza che gli permetterà di generare vita nella morte, da materia inanimata. La creatura viene realizzata e portata in vita, ma fin da subito appare deforme e sgraziata alla vista, dotata di una forza fisica smisurata e fugge nella notte, portando con sé il diario personale del suo creatore, che, colmo di disgusto, l’ha abbandonata al suo destino…